BOOKPRIDE 2025: storie, emozioni e incontri indimenticabili
- Aurora Redville
- 3 mag
- Tempo di lettura: 4 min
Bentrovati amici lettori, dopo più di un mese eccomi finalmente a raccontarvi la mia giornata speciale, con il cuore ancora pieno di parole e immagini.
Oggi vi porto con me tra gli stand, gli autori e le sorprese del mio personalissimo BookPride 2025!
Sabato 22 marzo è stata una data segnata con l’evidenziatore rosa sul mio calendario. Sveglia presto, partenza alle 8 da Borgosesia con Alessio e la Stefy e via, direzione Milano, destinazione Superstudio Maxi, per la Fiera Nazionale dell’editoria indipendente.
Appena varcata la soglia, mi è tornata quella sensazione familiare che solo chi ama i libri può comprendere: un mix di adrenalina, curiosità e… voglia di esplorare. Il primo stand che mi ha rapita è stato quello di Blackdog Edizioni: colori, grafica, titoli che ti chiamano per nome. Lì ho conosciuto i due fondatori che mi hanno subito colpita per il loro entusiasmo e mi hanno raccontato del loro progetto, anzi progetti, perché sono pieni di idee, e l’illustratrice Sara Crotti – una vera emozione, visto che la seguo e ammiro da anni.
Poco dopo ho fatto un salto da Fandango, dove ho scoperto con piacere il progetto fumettistico “La Revue”, raccontato con entusiasmo contagioso da un giovane editor: uno di quegli incontri che ti ricordano quanto la passione sia alla base di ogni bella storia editoriale.

A colpirmi, come sempre, le meravigliose copertine dei libri Neri Pozza – un piacere per gli occhi e per la mente – e l’accoglienza calorosa allo stand di Voland, dove finalmente ho incontrato Marco, con cui avevo sempre comunicato solo via mail. È stato lui a consigliarmi di assistere alla presentazione di Portofino Blues di Valerio Aiolli, candidato al Premio Strega. Ne sono uscita con una voglia matta di leggere il romanzo.
Da vera booklover, non potevo ignorare le novità editoriali: il nuovo marchio Castoro Off è una bomba per adolescenti e young adult, e il titolo The Girl With No Reflection di Keshe Chow mi ha subito intrigata. Ho fatto incetta di titoli anche alla Manni, che pubblica autori come Alda Merini, e ho scoperto la casa editrice Lab DFG, specializzata in sport. poi Sellerio, NN editore, l'imbarazzo della scelta.
Un altro momento speciale è stato l'incontro con Becco Giallo: una gentilissima ragazza mi ha illustrato i loro titoli pensati per i più giovani, tra tematiche importanti come sessualità, storia, biografie illustrate. Argomenti che mi toccano da vicino, essendo mamma di due ragazzi in piena preadolescenza.

Alla Acheron, ho abbracciato i miei amici Beppe Roncari e Flavia Imperi, acquistando il suo nuovo romanzo. Ma la vera chicca è stato l’incontro con Sara Simoni: l’ho guardata, poi mi sono avvicinata dicendo “Io ti conosco, dove ci siamo viste?”… Ovviamente, la risposta era Instagram! Anche lei è tra le mie autrici del cuore.
Tra una corsa e l’altra, sono arrivata anche alla Baldini+Castoldi, dove mi ha incuriosita l’autobiografia di Matthew McConaughey, Greenlights. L’attore mi piace da sempre, e scoprire qualcosa di più sul suo percorso è sicuramente nei miei prossimi piani di lettura.
Lo stand di People Pub era una festa: gadget simpatici e titoli forti, tra cui uno che mi ha colpita subito: Non siete fascisti ma…. Un libro che promette riflessioni importanti e attuali. Mi fermo qui, o rischio di essere di parte… ma seguiteli, davvero: Instagram, sito, newsletter – ne vale la pena!
Ho fatto anche un salto da Adelphi, con le sue pubblicazioni sempre curate e fuori dal tempo, e da Tlon, dove ho trovato uno stand adorabile e ragazze gentilissime. Le tematiche trattate erano profonde e stimolanti, come sempre.
Tra i momenti più interessanti della giornata, c’è stato sicuramente l’intervento di Davide Giansoldati sull’intelligenza artificiale. Una tematica che mi sta a cuore: credo che oggi, più che mai, sia necessario conoscerla per poterla usare con consapevolezza.
La giornata si è conclusa con una sosta (obbligata!) da La Nave di Teseo. Avrei voluto comprare tutto, ma avevo portato solo contanti per non litigare con mio marito. A casa, infatti, i libri sono dappertutto. Come dico sempre: “Tu hai la cantina dei vini, io quella dei libri”. Lui però mi fa notare che i suoi vini stanno in cantina… mentre i miei romanzi invadono ogni stanza. Ma è questo il bello: vederli sparsi ovunque come opere d’arte quotidiane.

Purtroppo, non sono riuscita a visitare tutti gli stand, il tempo è volato. Ma sono tornata a casa piena di energia, titoli da leggere, volti da ricordare e voglia di condividere.
L’anno prossimo porterò con me anche i miei figli: è giusto che inizino a scegliere da soli i libri che li ispirano. Educare alla lettura è un dono, un modo per viaggiare col cuore e con la mente, senza muoversi da casa.
Un grazie sentito a tutti gli uffici stampa, editori e autori per la disponibilità e l’accoglienza. Il BookPride non è solo una fiera: è un incontro di anime che amano le storie.
Alla prossima avventura libresca!
Aurora Redville
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