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"Oci Ciornie" e altri frammenti: un viaggio emotivo nel nuovo libro di Luciana Cerreta

Scrivere questa recensione è stato molto difficile perché le tematiche toccate sono molto delicate e infatti, proprio con una delicatezza che sfiora l'introspezione e una capacità di osservazione acuta del mondo interiore, Luciana Cerreta torna sulla scena letteraria con “Oci Ciornie e altri frammenti”. Questo volume, pur nelle sue dimensioni contenute, si presenta come una raccolta densa di emozioni e riflessioni sulla complessità dell'esistenza umana.

Il racconto che dà il titolo all’opera, "Oci Ciornie", si snoda attraverso un viaggio in treno, metafora di un passaggio tra il passato doloroso e la possibilità di un nuovo inizio. L’autrice esplora con sensibilità il tema della perdita e della rinascita, suggerendo che anche dalle esperienze più difficili può germogliare una nuova consapevolezza. Il lettore è condotto attraverso le emozioni della protagonista, sospesa tra il ricordo di un amore finito e la timida apertura verso un futuro incerto ma potenzialmente liberatorio.




Aurora Redville e il nuovo romanzo "Oci Ciornie" di Luciana Cerreta
Aurora Redville e il nuovo romanzo "Oci Ciornie" di Luciana Cerreta

La seconda parte del libro è costituita da "Frammenti", brevi narrazioni che affrontano la fatica del vivere, illuminata da improvvisi e intensi momenti di luce. Luciana si concentra prevalentemente sulla vita emotiva, esplorando la solitudine nelle sue diverse sfaccettature: scelta consapevole, necessità interiore e, talvolta, condanna. In questi passaggi, emerge una riflessione profonda sulla natura dei sentimenti e sulla loro capacità di plasmare l’esperienza umana.

Un aspetto che merita attenzione è il modo in cui l'autrice affronta il tema dell'amore fisico. Lungi da ogni forma di volgarità, la sua descrizione risulta semplice e spontanea, restituendo al lettore la potenza di un sentimento che coinvolge corpo e anima. Questa naturalezza nell'esprimere un aspetto fondamentale delle relazioni umane appare come un tratto distintivo della scrittura di dell’autrice.

L’opera si presenta non come un romanzo tradizionale, ma come una sequenza di istantanee emotive, un percorso attraverso gioie e dolori, dubbi e certezze, e una sottile ma persistente speranza. Le “attese spesso disattese” diventano un filo conduttore che lega le diverse narrazioni, ricordando la precarietà e l'imprevedibilità dell'esistenza.

Il racconto “Oci Ciornie” ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui la finale al concorso “Andata e Racconto” del Salone del Libro di Torino, un diploma d’onore al premio internazionale “Michelangelo Buonarroti” e una menzione d’onore al premio nazionale “Alda Merini”. Questi riconoscimenti testimoniano la qualità della scrittura e la capacità dell’autrice di toccare corde profonde nel lettore.

Questa lettura mi ha lasciato una sensazione di delicata intensità. Ho apprezzato la capacità di Luciana Cerreta di esplorare le sfumature delle emozioni umane senza ricorrere a toni eccessivi. La sua scrittura si avvicina con rispetto al dolore e alla speranza, offrendo al lettore uno spazio di riflessione personale. L'esperimento di aprire il libro a caso mi ha confermato la sua capacità di accompagnare stati d’animo diversi, quasi come un sussurro interiore che risuona con le proprie esperienze. Nonostante non sia un romanzo nel senso stretto del termine, questa raccolta si configura come un viaggio interiore prezioso.

Come sempre suggerisco un brano per la lettura del romanzo, in questi giorni sto ascoltando a ripetizione Avril Lavigne - I'm With You.

Se siete curiosi potete guardare la sua pagina Instagram e Facebook


Entrambi i libri sono ordinabili in tutte le librerie fisiche e acquistabili su tutti gli store online.


Vi auguro una buona lettura

La vostra Aurora Redville



Biografia di Luciana Cerreta:

Nata in Irpinia, a Calitri, Luciana Cerreta ha conseguito una laurea in lettere moderne con una tesi in antropologia culturale. Ha dedicato molti anni allo studio e alla promozione della musica popolare campana, collaborando anche con RadioRai e l'archivio della musica napoletana. Ha lavorato come giornalista culturale per diversi quotidiani e riviste. Dopo aver vissuto in varie città italiane ed europee, attualmente risiede a Verona, dove insegna letteratura italiana. Il suo amore per l'inverno e i paesi nordici contrasta con la sua avversione per il caldo estivo. Tra i suoi autori preferiti spicca Dostoevskij, per la sua profonda esplorazione interiore. "Oci Ciornie e altri Frammenti" è la sua seconda opera letteraria, preceduta dal romanzo introspettivo "Bellanima", anch'esso accolto con favore. La sua scrittura viene spesso descritta come capace di catturare suoni, sentimenti e stati d'animo con una vivacità pittorica.

 

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