🌿 Redville Journal.Imparare a stare soli (e lavorare bene da casa): la mia verità
- Aurora Redville
- 21 nov
- Tempo di lettura: 2 min

Ogni giorno qualcuno mi chiede:
“Aurora, ma come fai a scrivere tutti i giorni e lavorare da casa senza impazzire?”.
La risposta è lunga, un po’ stramba, molto mia.
All’inizio la verità era semplice: casa era l’unico posto che avevo.
Dovevo stare con i miei figli piccoli e ogni momento — anche quelli caotici — era un regalo.
Guardavamo un film? Io prendevo nota. Giocavano? Io scrivevo. Dormivano? Io rielaboravo. Era la mia routine di allora.
Poi tutto è cambiato: è arrivata la scuola materna, poi le elementari, e la routine ha cambiato forma.
E qualcuno mi diceva:
“Io a casa tutti i giorni? Mi annoierei a morte”.
Io? Mai annoiata un secondo.
Perché io viaggio con la mente — e no, non grazie a sostanze stupefacenti, ma grazie alla fantasia.
Creo storie che piano piano prendono forma, che bussano e chiedono di uscire.
Oggi il mio compagno di scrittura è Ohm, il mio cucciolo.
Si mette sul divano, silenzioso, e aspetta che io finisca le mie prime due ore di lavoro.
Poi si esce. Anche sotto la pioggia.
L’importante è prendere aria, energia dal bosco.
La natura è la mia ricarica emotiva e cerebrale.
La mia routine… è la cosa più bella.

🌆 Milano, le metropolitane e le vite precedenti
Lunedì ero a Milano. Dovrò andarci più spesso — un giorno vi racconterò il perché.
Camminando tra metropolitana e strade, mi chiedevo come facevo prima.
Ci ho vissuto tanti anni, eppure ora vivo di ritmi scanditi dalle mie abitudini, dai miei silenzi, dalle mie storie.
Grazie alla scrittura ho imparato a conoscermi davvero.
A lavorare su di me.
A capire che non ho bisogno di assistenti, stimolatori di creatività o amuleti: ho solo bisogno di lasciar fluire le idee e metterle nero su bianco nel miglior modo
possibile. Ho imparato ad amarmi.
E fare ciò che amo è la forma più concreta di amore verso me stessa.
Ho rinunciato a tante cose per arrivare qui, e non mi sono mai pentita.
Il mio futuro era scritto in un altro continente, con un altro lavoro, un’altra vita.
Ma ho scelto l’amore — e va bene così.
Forse un giorno ci tornerò, magari per fermarmi qualche mese.
Per ora ringrazio ciò che ho: poter fare il lavoro che amo è la mia più grande vittoria.
💗 La parte difficile (che non si vede).
Le difficoltà sono state tante.
E non mi sono buttata giù.
Non ho mollato mai, neanche quando mio marito mi chiedeva se fossi davvero sicura del mio percorso.
Ma io sono nata per raccontare storie.
E se saranno “solo storie d’amore”, allora ben vengano.
Perché alla faccia di chi giudica il romance come letteratura di serie B, io ci credo.
L’amore è parte di me.
E senza amore non c’è speranza.
Spero di dimostrarlo ogni giorno, anche a voi che mi leggete, che mi seguite, che credete in quella scintilla che provo a custodire.
✨ Pronti per il 2026?
Io sì.
E voglio che sia super memorabile.
Per me. Per voi. Per le storie che stanno arrivando.
Con affetto,
la vostra Aurora Redville 💛








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