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Immagine del redattoreAurora Redville

Recensione “Mamme single per scelta." di Giorgia Wurth

Aggiornamento: 2 feb


Bentrovati amici lettori, oggi vi propongo la recensione di un libricino davvero unico dal

Come sempre suggerisco la colonna sonora per la lettura Christina Perri - A Thousand Years (Piano/Cello Cover).

Già dal titolo si immagina il tema principale della storia, anzi delle storie. Infatti l’autrice Giorgia Wurth ha raccolto delle vicende davvero uniche, intime, personali e meravigliose.

Un paio di anni fa la mia amica del cuore M. mi aveva rivelato che aveva deciso di diventare mamma e realizzare così il sogno di una vita, lei è giovane, bella, indipendente e con un divorzio alle spalle. Appena me lo ha detto sono rimasta colpita dal suo coraggio, io, mamma di due bambini conosco il sacrificio, la pazienza, la dedizione e l’amore smisurato ma naturale che richiede la maternità, ero felice per lei perché essere mamma è l’esperienza più gratificante che si possa desiderare. Io e la mia amica siamo sempre state due sognatrici, quindi ero felice che avesse deciso di condividere con me la sua scelta.

Ora M. è diventata mamma di un bellissimo bambino, ha realizzato il suo sogno e ha deciso di condividere con me anche altre storie, un modo per far scoprire al mondo le esperienze delle protagoniste di questo libro. Ogni singolo racconto mi ha coinvolta perché molte di noi abbiamo affrontato delle difficoltà per diventare mamma, ma di solito si ha un compagno o una compagna con cui condividere il fardello, invece una mamma single deve gestire tutto da sola o quasi, sempre più spesso ci sono le famiglie di origine, i genitori e i fratelli a sostenere le future mamme, ma non sempre è così.






Condivido con voi anche un mio pensiero: di solito si legge un libro e si scrive la recensione, ma stavolta è molto di più, si parla di vita, di amore e di etica, è stato bello leggere di come queste mamme hanno affrontato le loro paure e i desideri.

Il libro si apre con una bellissima citazione che ho deciso di trascrivere:

La pancia sta sotto al cuore e si sa, al cuor non si comanda.

Si gonfia d’amore il cuore, quell’amore che rompe gli argini straripando

Fino dentro l’utero, nutrendolo.

Si gonfia, cresce, vive.

Siamo sole, siamo donne e mamme, siamo femmine senza mai nascondere le palle!

A te

A voi

A tutte noi

Valentina Persia

Le protagoniste di queste storie sono donne istruite, autonome, realizzate ed economicamente indipendenti con le idee molto chiare. Alcune cercano il seme in rete, ma la maggior parte vanno all’estero in paesi che consentono i trattamenti di procreazione medico assistita, alle donne single e lesbiche, purtroppo l’Italia continua a negare questa opportunità, trovo che sia assurdo che ancora non ci sia la possibilità di iniziare un percorso di questo tipo, quindi si sceglie un paese più permissivo, un viaggio attraverso l’Europa. Si tratta di un vero e proprio viaggio per queste donne che devono affrontare una profonda riflessione su più aspetti della loro vita.

Ho deciso di non raccontarvi ogni singola storia perché altrimenti vi toglierei il gusto di leggere il libro, ma una cosa che mi ha molto colpita voglio condividerla con voi: in queste storie si parla di donatori, ce ne sono di due tipi, aperti e chiusi. Marcus uno dei protagonisti della storia è un donatore della Danimarca che ha deciso di essere un donatore aperto perché voleva che se in futuro i figli nati dal suo seme avessero voluto contattarlo e conoscerlo avrebbero potuto farlo. Trovo che sia una cosa bellissima, una grande apertura mentale che crea dei rapporti meravigliosi. Molte protagoniste di queste storie hanno deciso di avere più di un figlio e dare così una sorellina o un fratellino al loro “primo amore” perché la loro idea di famiglia non è diversa dalla nostra. Una cosa che accomuna queste donne è la lucidità, ma anche la certezza che la decisione presa sia quella giusta, non vi resta che scoprire le storie di Micol e Alister, Rosalia e Edoardo, Michelangela, Ester e Dimitri, Beatrice, Anna ed Emilie Louise, Roberta, Rebecca, Riccardo e Roberto…

Buona lettura

Aurora Redville






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