“Samurai: Dall'Ukiyo-e alla Cultura Pop” di Gavin Blair è un'immersione affascinante nel mondo dei samurai, figure leggendarie che continuano ad affascinare l'immaginario collettivo. Attraverso una narrazione avvincente e immagini suggestive, Blair ci accompagna in un viaggio che esplora l'evoluzione di questa classe guerriera, dalla loro rappresentazione nell'arte tradizionale giapponese (ukiyo-e) fino al loro impatto sulla cultura pop odierna.
Mi piace sempre suggerire la colonna sonora per leggere la recensione, oggi consiglio Ryuichi Sakamoto - Forbidden Colours
Ma adesso parliamo di questo magnifico volume, appena ho aperto il pacco che lo conteneva sono rimasta colpita dalla copertina, la grafica è davvero incredibile, e i colori delle immagini sono qualcosa di spettacolare, io sono di parte perché amo il Giappone e ho visto la prima mostra a Milano molti anni fa, proprio sull’Ukiyoe, davvero suggestiva.
L’autore Gavin Blair è un giornalista e residente in Giappone da più di vent’anni, profondo conoscitore del Sol Levante.
I suoi articoli sono stati pubblicati su varie testate, tra cui The Hollywood Reporter, Christian Science Monitor, LA Times, The Times e molti altri. Corrispondente per diverse emittenti tra cui France 24 TV, Voice of America, BBC, CBC, … Blair ha raccontato la complessa realtà giapponese in tutte le sfaccettature: società e cultura, politica ed economia, affari e finanza, crimine ed entertainment.
È autore di Giappone – La vita zen (2018) e coautore di Il Giappone in 100 parole (2019), pubblicati da NuiNui.
Il volume è suddiviso in dodici capitoli:
Origini; lotte tra clan; Mongoli; armi; Shōgun; Sengoku; 47 Rōnin; tempo di pace; Budō;
cinema; manga e video giochi; eredità dei samurai.
Il libro si apre con una panoramica storica accurata, delineando le origini e l'ascesa dei samurai all'interno della società giapponese. Blair ci guida attraverso i secoli, illustrando il loro codice d'onore, il Bushido, il ruolo svolto nelle vicende politiche e militari del Giappone, e il loro declino finale.
L’origine dei samurai e ascesa della casta dei guerrieri, infatti, ci racconta dell’origine del primo insediamento umano avvenuto in Giappone circa 40.000 anni fa, all’epoca in cui l’arcipelago si separò dalla massa continentale euroasiatica. Do solo alcune informazioni che sono contenute nel volume per destare la vostra curiosità ma allo stesso tempo non togliervi il piacere di leggerlo.
Un’altra cosa interessante è che il giapponese non prevede la distinzione di genere tra maschile e femminile. Ad esempio, in italiano quando parliamo di Katana, possiamo dire “il katana” o “la katana”.
Una delle prime immagini è quella del principe Shotoku Taishi (574-622) ritratto con un brucia incenso, prega per il padre con i suoi attendenti. Il suo influsso fu cruciale per l’affermazione del buddhismo in Giappone. Una tematica a me molto cara.
Bellissime e ricche di dettagli le foto delle armature, esse erano infatti la protezione del corpo, perché per parare i colpi di spada o di lancia si usava la katana, nel corso dei secoli c’è stata una grande evoluzione anche di queste armature.
Ne ho vista una conservata proprio al British Museum, la foto la trovate alla pag.102.
L'autore arricchisce il racconto con splendide immagini di stampe ukiyo-e, che raffigurano i samurai in scene di battaglia, ma anche in momenti di vita quotidiana. Queste opere d'arte offrono uno sguardo affascinante sulla vita e sui valori di questa classe guerriera, contribuendo a delineare un ritratto sfumato e realistico, lontano da stereotipi e idealizzazioni.
Sono stata da poco a Milano per vedere la mostra immersiva di Spirit of Japan, e ho ritrovato molto di queste immagini, devo dire che è stata interessante ma prediligo sfogliare questi volumi della NuiNui perché insieme alle immagini possiamo arricchirci di informazioni.
Infatti, Blair non si limita a descrivere la storia dei samurai, ma ne analizza anche l'eredità duratura nella cultura giapponese e globale. Esplora il loro ruolo nelle leggende e nella mitologia, e la loro continua presenza nella cultura pop moderna, da film e videogiochi a manga e anime.
Osserva come la figura del samurai sia stata reinterpretata e reinventata nel corso del tempo, assumendo nuove sfaccettature e adattandosi ai diversi contesti culturali. L'autore evidenzia come questa classe guerriera continui ad esercitare un fascino indiscutibile, trasmettendo valori di coraggio, disciplina e onore che ancora oggi risuonano con forza. Anche il cinema ha avuto un grande impatto sul pubblico occidentale, uno dei primi film di samurai è Chushingura (47 ronin) risale al 1907 girato da Konishi Ryo che piazzò una cinepresa davanti a un palco di teatro kabuki.
Il capitolo “Samurai tra mito e realtà” è molto interessante perché parla proprio del fatto che a volte separare la realtà dei fatti dalla fantasia non è mai facile. Spesso le figure venivano romanticizzate.
“Il Samurai era fedele oltre ogni dubbio, coraggioso e risoluto, sempre cavalleresco e instancabile nel cercare la perfezione in ogni aspetto della vita. Data la sua natura umana, però, non sempre era all’altezza di questi ideali.
"Samurai: Dall'Ukiyo-e alla Cultura Pop" rappresenta un'opera completa e appassionante che offre una visione approfondita di queste figure iconiche. La combinazione di un testo ricco e dettagliato con immagini di grande impatto rende il libro un'esperienza coinvolgente e stimolante per chiunque si interessi alla cultura giapponese, alla storia militare o semplicemente alle affascinanti leggende che circondano i samurai.
Se siete tra coloro che sono affascinati dal mondo dei samurai, questo libro è un'occasione imperdibile per approfondire le vostre conoscenze e immergervi in una storia ricca di azione, onore e tradizione. La lettura scorrevole, le immagini suggestive e la trattazione accurata dei temi la rendono un'opera di grande valore che non deluderà le vostre aspettative.
Spero di aver destato la vostra curiosità e se volete potete dare uno sguardo al catalogo della NuiNui perché ha pubblicato numerosi titoli che riguardano la cultura giapponese.
Come sempre vi auguro una buona lettura
Aurora Redville
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